Per poter connettere correttamente un impianto fotovoltaico, è essenziale soddisfare il primo requisito fondamentale: l’installazione di un contatore bidirezionale. Questo tipo di contatore è in grado di registrare l’energia elettrica prelevata dalla rete nazionale e l’energia immessa nella rete in eccesso, prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. Senza un contatore bidirezionale, l’energia immessa nella rete verrebbe conteggiata come un costo aggiuntivo, comportando un aumento nella bolletta e creando problemi nella connessione dell’impianto fotovoltaico.
Fortunatamente, la maggior parte delle abitazioni italiane è già dotata di un contatore elettronico predisposto per l’energia solare. In questo caso, sarà sufficiente che il gestore, tramite una procedura remota, modifichi le impostazioni del contatore per renderlo bidirezionale.
Tuttavia, nel caso in cui si disponga di un contatore analogico, sarà necessario sostituirlo con un contatore elettronico. È solo attraverso questa sostituzione che sarà possibile procedere con la connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete e beneficiare dello scambio sul posto con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
In generale, gli impianti fotovoltaici residenziali con una potenza massima di 20 kWh rientrano nella categoria degli interventi di edilizia libera e non richiedono autorizzazioni specifiche, a meno che l’abitazione si trovi in una zona soggetta a vincoli paesaggistici. Nonostante la procedura per ottenere l’autorizzazione paesaggistica sia diventata più semplice grazie a un iter semplificato, può comunque comportare tempi aggiuntivi per l’installazione e il collegamento dell’impianto fotovoltaico.
Nella maggior parte dei casi, è sufficiente che i pannelli solari fotovoltaici siano installati in modo complanare, integrati o rispettino una determinata gamma cromatica. Tuttavia, in alcune situazioni sarà necessario ottenere l’autorizzazione dalle autorità locali, come il comune, la provincia, la regione o la soprintendenza. Solo dopo aver ottenuto tali autorizzazioni sarà possibile procedere con l’installazione dell’impianto fotovoltaico e il successivo collegamento alla rete.
I costi e le tempistiche per l’allaccio di un impianto fotovoltaico possono variare a seconda della tipologia di domanda di connessione, che può seguire un iter semplificato o un iter ordinario. Vediamoli nel dettaglio.
Per poter beneficiare dell’iter semplificato, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
È importante sottolineare che per gli impianti fotovoltaici realizzati attraverso l’agevolazione statale del Superbonus 110 non è possibile usufruire dello scambio sul posto.
La procedura con iter semplificato è la seguente:
Tutto questo, a meno che non si verifichino blocchi da parte del comune o richieste di integrazioni documentali da parte del distributore. Questi eventi possono verificarsi entro i 5 giorni successivi a ciascuna fase del processo.
Per quanto riguarda i costi, l’allacciamento di un impianto fotovoltaico tramite l’iter semplificato generalmente comporta una spesa di 100€ + IVA (pari a 122€). Tuttavia, nel caso in cui siano presenti vincoli paesaggistici, il costo potrebbe aumentare tra i 500€ e i 2000€ e si dovrebbe seguire l’iter ordinario per l’allacciamento.
Iter ordinario: procedure, costi e tempistiche
Nel caso in cui non sia possibile seguire la procedura semplificata, è necessario adottare l’iter ordinario per richiedere l’allaccio fotovoltaico alla rete elettrica nazionale. Prima di procedere con la domanda di allaccio, è fondamentale ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Successivamente, occorre presentare al distributore la domanda di connessione utilizzando il modello standard fornito dal gestore.
I documenti da presentare comprendono:
Per quanto riguarda le tempistiche di allaccio, esse sono simili a quelle dell’iter semplificato, ma precedute da due fasi aggiuntive:
Si sottolinea che queste tempistiche possono subire variazioni in caso di eventuali blocchi o richieste di integrazioni documentali da parte del distributore o delle autorità competenti.
Nel caso dell’iter ordinario, sarà compito della ditta installatrice interfacciarsi con E-Distribuzione (abbreviazione di Enel-Distribuzione) e gestire tutte le pratiche necessarie per ottenere le autorizzazioni per l’attivazione dello scambio sul posto con il GSE e l’allaccio dell’impianto fotovoltaico.
Per quanto riguarda i costi dell’iter ordinario, sono previsti due costi distinti.
Il primo costo riguarda la richiesta di preventivo e varia in base alla potenza di immissione desiderata, seguendo la seguente tariffa:
Si tenga presente che questi costi si riferiscono esclusivamente alla richiesta di preventivo e potrebbero esserci ulteriori costi associati al completamento dell’allaccio e delle autorizzazioni necessarie, i quali possono variare a seconda delle specifiche circostanze e delle normative locali.
Di solito, gli impianti fotovoltaici residenziali raramente superano i 6 kW di potenza, pertanto il costo del preventivo ammonta nella maggior parte dei casi a 36,60€ (30€ + 22% di IVA).
Il secondo costo riguarda gli oneri di connessione complessivi, che per gli impianti fotovoltaici residenziali variano da circa 122€ a 300€.
È importante notare che, nel caso dell’iter semplificato, il costo di allaccio dell’impianto fotovoltaico viene addebitato sul conto corrente su cui successivamente verrà accreditato il rimborso per lo scambio sul posto. Nel caso dell’iter ordinario, invece, il costo di allaccio deve essere pagato tramite bonifico.
Nel dettaglio, il costo di allaccio alla rete elettrica dipende dalla potenza dell’impianto fotovoltaico:
A questi costi potrebbero aggiungersi ulteriori oneri in base alla distanza di connessione tra il contatore e la cabina di trasformazione.
Per ottenere ulteriori informazioni, è consigliabile consultare le regole tecniche di E-Distribuzione per le connessioni, in particolare la sezione che riguarda le modalità e le condizioni contrattuali per l’erogazione del servizio di connessione alla rete per gli impianti fotovoltaici di produzione. Queste fonti possono fornire informazioni autorevoli e utili.
Prima dell’installazione dell’impianto, è necessario compilare e inviare a Enel Distribuzione la prima parte del Modello Unico, che contiene le informazioni relative alla connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete.
Il gestore di rete ha 20 giorni lavorativi per inviare la comunicazione al comune, avviare le pratiche necessarie per la connessione e successivamente fare richiesta al GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Durante questo periodo, il comune e il GSE valutano la richiesta e le eventuali documentazioni allegata, verificando la conformità dell’impianto fotovoltaico agli standard e alle normative vigenti.
Per quanto riguarda le tempistiche di allaccio fotovoltaico, possono variare a seconda di diversi fattori. In generale, senza ritardi dovuti a mancanze nei documenti della richiesta, quali sono le tempistiche approssimative?
È importante tenere presente che le tempistiche effettive possono variare in base alla specifica situazione e alle procedure amministrative locali. Pertanto, è consigliabile contattare direttamente il gestore di rete e il comune di riferimento per avere informazioni precise sulle tempistiche e i requisiti specifici per la connessione di un impianto fotovoltaico alla rete.
Progettiamo, installiamo e mettiamo in opera il tuo impianto fotovoltaico, chiavi in mano!